L’articolo esamina la sfida della gestione delle malattie mieloproliferative croniche (NMP) durante la gravidanza. In questa condizione, le pazienti con NMP affrontano un rischio significativamente aumentato di trombosi a causa dell’ipercoagulazione e della compressione venosa. Questo rischio può essere fino a sei volte superiore rispetto a quello delle donne gravide non affette da NMP. L’età di insorgenza delle NMP è in genere in età avanzata, ma è stato evidenziato un secondo picco in età riproduttiva per alcune di queste malattie. Questo dato è rilevante poiché negli ultimi anni è emerso un aumento dell’età materna al primo parto, il che può portare a un aumento delle gravidanze complicate da NMP. Le complicanze principali durante la gravidanza nelle pazienti con NMP riguardano trombosi, emorragie, insufficienza placentare, preeclampsia e parto prematuro. Inoltre, ci sono complicanze fetali come ridotta crescita fetale e morte fetale intrauterina, spesso legate a problemi di microtrombosi placentare. La gestione di queste gravidanze richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. L’uso di aspirina a basso dosaggio è raccomandato per ridurre il rischio di preeclampsia. Inoltre, l’interferone alfa (IFN-α) e l’eparina a basso peso molecolare sono considerate opzioni sicure per le pazienti con NMP durante la gravidanza. Le mutazioni genetiche come JAK2 e CALR possono influenzare il rischio di complicanze durante la gravidanza, ma la ricerca è ancora in corso per comprendere appieno il loro ruolo. Inoltre, è importante valutare il rischio di gravidanza in modo personalizzato, considerando i fattori specifici di ciascuna paziente, comprese le mutazioni genetiche e la storia medica. In sintesi, la gestione delle NMP durante la gravidanza richiede un approccio olistico, che tenga conto dei rischi individuali delle pazienti e delle raccomandazioni basate sulle prove scientifiche.
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Opzioni di trattamento e gestione della gravidanza per pazienti con PV ed ET
Nelle donne in gravidanza con neoplasie mieloproliferative (NMP) l’elevato rischio di trombosi è fonte di grande preoccupazione, in quanto le complicanze ad essa associate possono causare gravi conseguenze sia alla madre sia al feto.
La scoperta di mutazioni a carico dei geni driver JAK2/CALR/MPL, insieme all’impiego dei JAK-inibitori (JAK-i), ha promosso notevoli progressi nella gestione della NMP Ph-negativa, soprattutto per le donne in gravidanza affette da questa patologia.
A tal proposito, nell’articolo di Edahiro Y. sono stati descritti le complicanze, i fattori di rischio e, quindi, le strategie preventive da mettere in atto per poter gestire e trattare al meglio donne incinta con NMP.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35394259/