Opzioni di trattamento e gestione della gravidanza per pazienti con PV ed ET

Commento a cura del Dott. Francesco Mendicino
L’articolo esamina la sfida della gestione delle malattie mieloproliferative croniche (NMP) durante la gravidanza. In questa condizione, le pazienti con NMP affrontano un rischio significativamente aumentato di trombosi a causa dell’ipercoagulazione e della compressione venosa. Questo rischio può essere fino a sei volte superiore rispetto a quello delle donne gravide non affette da NMP. L’età di insorgenza delle NMP è in genere in età avanzata, ma è stato evidenziato un secondo picco in età riproduttiva per alcune di queste malattie. Questo dato è rilevante poiché negli ultimi anni è emerso un aumento dell’età materna al primo parto, il che può portare a un aumento delle gravidanze complicate da NMP. Le complicanze principali durante la gravidanza nelle pazienti con NMP riguardano trombosi, emorragie, insufficienza placentare, preeclampsia e parto prematuro. Inoltre, ci sono complicanze fetali come ridotta crescita fetale e morte fetale intrauterina, spesso legate a problemi di microtrombosi placentare. La gestione di queste gravidanze richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. L’uso di aspirina a basso dosaggio è raccomandato per ridurre il rischio di preeclampsia. Inoltre, l’interferone alfa (IFN-α) e l’eparina a basso peso molecolare sono considerate opzioni sicure per le pazienti con NMP durante la gravidanza. Le mutazioni genetiche come JAK2 e CALR possono influenzare il rischio di complicanze durante la gravidanza, ma la ricerca è ancora in corso per comprendere appieno il loro ruolo. Inoltre, è importante valutare il rischio di gravidanza in modo personalizzato, considerando i fattori specifici di ciascuna paziente, comprese le mutazioni genetiche e la storia medica. In sintesi, la gestione delle NMP durante la gravidanza richiede un approccio olistico, che tenga conto dei rischi individuali delle pazienti e delle raccomandazioni basate sulle prove scientifiche.
Introduzione

Nelle donne in gravidanza con neoplasie mieloproliferative (NMP) l’elevato rischio di trombosi è fonte di grande preoccupazione, in quanto le complicanze ad essa associate possono causare gravi conseguenze sia alla madre sia al feto.
La scoperta di mutazioni a carico dei geni driver JAK2/CALR/MPL, insieme all’impiego dei JAK-inibitori (JAK-i), ha promosso notevoli progressi nella gestione della NMP Ph-negativa, soprattutto per le donne in gravidanza affette da questa patologia.
A tal proposito, nell’articolo di Edahiro Y. sono stati descritti le complicanze, i fattori di rischio e, quindi, le strategie preventive da mettere in atto per poter gestire e trattare al meglio donne incinta con NMP.

Gestione della gravidanza
A causa dell’iper-coagulazione e della compressione venosa, il rischio di trombosi nelle donne in gravidanza è 6 volte maggiore rispetto a quelle non incinta. Con l’aumento dell’età materna media al primo parto aumenta anche il rischio di complicanze da NMP durante la gravidanza.
ET: trombocitopenia essenziale; PV: policitemia vera
Complicanze
Le complicanze che si verificano durante la gravidanza nelle pazienti con NMP possono danneggiare sia la madre sia il feto.
Madre
  • Trombosi arteriosa/venosa (es. TVP)
  • Emorragia (es. postpartum)
  • Insufficienza placentare
  • Preeclampsia
  • Parto prematuro
Feto
  • Restrizione della crescita fetale (FGR)
  • Restrizione della crescita intrauterina (IUGR)
  • Morte fetale intrauterina*
  • Natimortalità*
*Influenzate dalla microtrombosi placentare
Per proteggere la gravidanza delle pazienti con NMP è importante prevenire i disturbi microcircolatori.
Fattori di rischio
Linee guida NCCN Si definisce ad alto rischio la gravidanza di una donna con NMP in cui è presente uno qualsiasi dei seguenti fattori:
  • precedenti disturbi microcircolatori
  • ≥ 2 fattori trombofilici ereditari
  • complicanze gravi in una precedente gravidanza (≥ 3 perdite nel 1° trimestre o perdite ≥ 1s nel 3° trimestre, peso corporeo < 5° percentile per la gestazione, morte intrauterina, parto di feto morto e preeclampsia che necessitano di parto pretermine < 37 settimane o qualsiasi complicanza simile in gravidanza)
  • età > 35 anni
  • trombocitosi (> 1000 x 109 L)
  • preeclampsia
Studio randomizzato di fase 3 per valutare l’efficacia dell’aspirina nelle gravidanze ad alto rischio di preeclampsia pretermine
È necessaria vigilanza sull’insorgenza di trombosi fino a 6 settimane dopo il parto
Le linee guida ELN e NCCN raccomandano l’IFN come unica terapia citoriduttiva accettabile per le donne in gravidanza
Conclusioni
Nella gestione delle donne in gravidanza con NMP devono essere presi in considerazione diversi fattori, tra cui lo stato delle mutazioni a carico dei geni driver. Nonostante siano stati testati numerosi nuovi agenti farmacologici per il trattamento della mielofibrosi, sono necessarie ulteriori strategie di trattamento anche per la gestione della policitemia vera e della trombocitemia essenziale al fine di migliorare la qualità di vita delle pazienti anche durante la gravidanza, aumentando la sopravvivenza sia delle madri sia dei feti.
Edahiro Y. Treatment options and pregnancy management for patients with PV and ET. Int J Hematol. 2022 May;115(5):659-671.
Per maggiori approfondimenti consultare l’articolo originale al seguente link:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35394259/