Tra i geni mutati nei linfociti vi erano MED25, TAOK2, RERE, ZNF84 e NLRP6 che svolgono un ruolo significativo nella segnalazione cellulare, nella modificazione della cromatina e nell’apoptosi.
Queste mutazioni potrebbero spiegare la trasformazione della leucemia linfoblastica in PMF, che è associata all’avvento di nuove espansioni clonali nella malattia.
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L’uso del Next Generation Sequencing per definire l’origine della mielofibrosi primaria
Le neoplasie mieloproliferative (MPN) croniche sono disordini clonali che originano da progenitori staminali emopoietici. La mielofibrosi primaria (PMF) è caratterizzata da alcuni aspetti peculiari, come la produzione aberrante di megacariociti, l’emopoiesi extramidollare, la presenza di fibrosi midollare e la possibile evoluzione in leucemia acuta. Alcuni studi suggeriscono che la cellula da cui origina la patologia sia la cellula staminale ma resta ancora da chiarire in quale fase del processo emopoietico essa sia realmente collocata e, in particolare, se rappresenta la cellula staminale emopoietica multipotente o il progenitore commissionato verso la linea mieloide.
L’impiego di tecnologie di sequenziamento di nuova generazione, Next Generation Sequencing (NGS), consente di ottenere informazioni sul DNA genomico, in particolare sull’esoma e sui geni mirati. In questo articolo, l’NGS viene impiegato per studiare le cellule mieloidi e linfoidi dei pazienti affetti da PMF, verificando che le alterazioni genetiche della patologia si verificano in uno stadio precoce della differenziazione staminale emopoietica, spiegando così la possibile trasformazione della malattia in leucemia acuta mieloide o linfoide.
La mielofibrosi primaria (PMF) è una neoplasia mieloproliferativa (MPN) cronica caratterizzata da sclerosi progressiva del midollo osseo (MO), emopoiesi extra-midollare e possibile trasformazione in leucemia acuta. Studi genetici e genomici hanno fornito prove molecolari alla base della patogenesi delle PMF, ma rimane ancora da comprendere l’origine linfoide o mieloide della malattia. Nello studio di Visani et al. vengono indagate, attraverso l’impiego della Next Generation Sequencing (NGS), le alterazioni genetiche presenti sia nelle cellule mieloidi sia in quelle linfoidi, nonché il DNA non neoplastico dei pazienti con PMF.
Le neoplasie mieloproliferative (MPN) Ph- comprendono la mielofibrosi primaria (PMF), una malattia ematologica cronica caratterizzata da:
• Marcata fibrosi del MO
• Clinicamente caratterizzato da
leuco-eritroblastosi nel sangue,
epatomegalia e splenomegalia
+ TET2, ASXL1, SRSF2, IDH2, SF3B1 e EZH2
• Isolamento mediante marcatura immunomagnetica delle cellule CD3+
• Analisi cito-fluorimetrica
• Sequenziamento mediante Illumina HiScan SQ
Le aberrazioni genetiche scoperte includevano sia SNV (3000) sia InDel
IFI16
ERBB4
FGFR2
AMFR
UBA2
Sono state riscontrate 101 mutazioni InDel in tutti i pazienti:
Tra i nuovi InDel sono state trovate 14 inserzioni e 13 delezioni
sono state confrontate le alterazioni riscontrate nei granulociti e nei linfociti
e granulociti
È stata riscontrata nel 50-60% dei pazienti che non presentavano altre mutazioni (CARL-MPL).
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10046249/