Lesioni litiche dell’osso in pazienti con mielofibrosi primaria

Commento a cura della Dott.ssa Debora Luzi
“Nei pazienti con mielofibrosi idiopatica, il coinvolgimento osseo può manifestarsi con quadri clinici che vanno dalla fibrosi midollare allo sviluppo di infiammazioni del periostio, con dolore a carico dei segmenti scheletrici coinvolti e delle articolazioni. Con le comuni metodiche di imaging è possibile documentare frequentemente dei quadri di osteosclerosi (30-70% dei casi) e, più raramente, delle lesioni osteolitiche. Questo tipo di alterazioni, la cui patogenesi non è stata ancora del tutto chiarita, sono spesso indicative di prognosi infausta e si riscontrano con maggiore frequenza in pazienti in età superiore a 50 anni e con malattia avanzata. Di seguito, vi proponiamo una review dei casi descritti in letteratura di pazienti con mielofibrosi idiopatica e lesioni osteolitiche, in cui gli Autori hanno cercato di interpretare l’impatto di tale evento nella storia clinica e nella prognosi della malattia.”

Background

Il coinvolgimento dell’osso nella mielofibrosi primaria si manifesta sotto diverse forme; può interessare il midollo osseo portando a fibrosi oppure può portare a periostite, associata a dolore osseo e articolare. Le tecniche di imaging inoltre, in rari casi, possono rilevare la presenza di lesioni osteolitiche, ad oggi scarsamente descritte in letteratura. La presente revisione sistematica ha raggruppato casi di pazienti con mielofibrosi primaria e lesioni osteolitiche con l’obiettivo di gettar luce su questa caratteristica clinica, ancora poco esaminata.
È stata effettuata una ricerca in letteratura (Google Scholar, PubMed e SCOPUS) di studi, review, case series e casi clinici di pazienti con PMF con sviluppo di lesioni litiche dell’osso
-A seguito della ricerca sono stati selezionati e inclusi un totale di 10 pazienti con PMF (6 femmine e 4 maschi)
-Inoltre, la ricerca ha identificato 3 pazienti con mielofibrosi secondaria e Policitemia Vera, con lesioni litiche

Caratteristiche delle lesioni

Le ossa più comunemente colpite erano le vertebre, il bacino, le coste, l’omero seguite da scapole, femore e ossa del cranio. Meno di frequente sono state riportate lesioni nelle ossa del polso e del calcagno. Non è sorprendente constatare che le ossa prevalentemente colpite siano le stesse responsabili dell’ematopoiesi

La forma e l’estensione delle lesioni era variabile, alcune presentavano un interessamento corticale moderato, altre invece erano caratterizzate da distruzione corticale

Possibile eziologia

L’esatto meccanismo alla base dello sviluppo di una lesione litica non è ancora stato completamente chiarito. Sono state elaborate però alcune considerazioni sulla base delle osservazioni riportate negli studi selezionati e negli esami autoptici:
  • I noduli multipli provenienti dall’osso e dai tessuti molli circostanti comprimevano il tessuto causando aree di bassa densità negli esami radiografici e le aree di necrosi identificate erano causate dall’espansione del tessuto fibrotico verso la corticale ossea
  • Le lesioni litiche potrebbero essere il risultato di una distruzione locale dell’osso ad opera del TNF, prodotto della trasformazione leucemica della mielofibrosi

Caratteristiche dei pazienti

Sesso
Le lesioni osteolitiche tendono a comparire in egual distribuzione tra i due sessi (da tenere in considerazione però la bassa numerosità campionaria del presente studio)


Età dei pazienti e tempo di insorgenza delle lesioni
Età media: 56 anni. In generale i pazienti che sviluppano lesioni litiche sembrano essere più giovani rispetto ad altri pazienti con diagnosi di mielofibrosi (normalmente l’età media della diagnosi si aggira intorno ai 67 anni)

La PMF è associata a una OS mediana di 6 anni. Le lesioni litiche sono state rilevate in questi pazienti a un tempo medio pari a 8,8 anni. Tuttavia, 7 pazienti hanno sviluppato lesioni entro 3 anni dalla diagnosi di PMF e la maggior parte dei pazienti giovani ha sviluppato le lesioni in un tempo più lungo rispetto ai pazienti più anziani


Questa variabilità di età e di tempo di sviluppo delle lesioni può essere spiegata dalla lunga fase indolente, asintomatica, caratteristica della PMF, durante la quale i pazienti possono sopravvivere anche per decenni senza sapere di essere malati

Stadio di malattia

La maggior parte dei pazienti con lesioni litiche presentava una malattia in stadio avanzato.
Questa osservazione può essere spiegata prendendo in considerazione il tempo necessario per innescare l’ematopoiesi extra-midollare e il successivo effetto sulla struttura dell’osso

Sintomi correlati alle lesioni

Le lesioni erano normalmente associate a dolore, sintomo comprensibile se si considera la vasta innervazione dell’osso e la distribuzione delle terminazioni nervose tra le trabecole del midollo e l’area del periostio

Questo spiega inoltre il fatto che il dolore si manifesti prima del rilevamento di ogni tipo di infiammazione del periostio o di distruzione dell’osso

Conclusioni

Le lesioni osteolitiche nei pazienti con mielofibrosi primaria rappresentano una manifestazione clinica estremamente rara, e rilevata in breve tempo, dopo la diagnosi nei pazienti anziani e dopo un periodo di tempo più lungo nei pazienti giovani. Le lesioni sembrano essere correlate a una prognosi infausta, considerando che 11 dei 13 pazienti (PMF+SMF+PV) identificati nella review sono deceduti entro un anno dal rilevamento delle lesioni.

Bibliografia

Battikh NG et al. Osteolytic bone lesions in patients with primary myelofibrosis: A systematic review. Acta Biomed 2022; 92(6): e2021478.
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